domenica 20 luglio 2008

E ora spiega a tua madre cos'è un fuck buddy...

Mi ha telefonato all'improvviso...non ero preparata ad una balla da inventare al volo. Il quadretto era questo: sdraiata sul letto col mio fuck buddy a sbaciucchiarmi...squilla il telefono, rispondo d'istinto, e all'altro capo c'è mia sorella con davanti mia madre.
Mi sono sentita come se stessimo facendo una videochiamata: cuccata con le mani nella marmellata.
Ora...com'è possibile che pur essendo una donna fatta e finita mi senta ancora giudicata nella mia vita privata da genitori&co?
Meluzzi mi direbbe che non ho ancora tagliato il cordone ombelicale...Già...ma lo tagliamo veramente tutti questo maledetto cordone ombelicale?
Mi chiedo se anche una donna come Moana Pozzi, felice delle sue scelte così radicali, non si sia sentita stringere lo stomaco al pensiero che i suoi genitori non l'approvassero. Secondo me è una cosa che ci si porta dietro per tutta la vita, magari con diverse intensità di coinvolgimento.
Ora...lungi da me da essere una porno star, ho solo una vita sessuale (W Dio!), peccato che non avvenga all'interno di un rapporto ratificato da un "sì" pronunciato in chiesa (come vorrebbero i miei...).
La mia vita sentimentale e sessuale è sempre stata piuttosto attiva e piuttosto incasinata...tanto basta per farmi apparire in famiglia come una specie di Anticristo...neanche fossi Totò Riina.
Tornando al topic, alla domanda: "Ho provato al fisso di casa ma non hai risposto. Sei fuori?" ho risposto rimanendo sul vago "Sì sono fuori". Ma mai mi sarei aspettata la replica ficcanaso: "Ah e con chi?".
L'ipotesi che io sia stata adottata (e che sarà argomento di un altro post) viene ulteriormente avallata dalla curiosità pettegola che caratterizza mia sorella e mia madre e che invece io non posseggo affatto.
Ho un pudore incredibile nel chiedere qualsiasi informazione privata al limite da sembrare disinteressata alla vita altrui, ma non è così: non mi piace essere invadente e mi aspetto che siano gli altri di propria sponte a dirmi ciò che ritengono opportuno, senza che io faccia un terzo grado.
Va beh...alla seconda domanda non sapevo proprio cosa replicare, soprattutto perché il mio amico era a portata d'orecchio e non mi sembrava carino parlare di lui.
Sapevo già che non me la sarei cavata con "Un mio amico", pertanto ho risposto "Niente...ti racconto domani".
Mi sentivo già salva quando si è scatenato un polverone via sms di ipotesi varie sulla mia vita privata :-/
Ma perché al momento giusto non ricordo mai i fondamenti del cinema italiano?:'(

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